Il viaggio di nozze si è concluso, siamo stati benissimo ce la siamo goduta alla grande!
Un ringraziamento a tutti voi che avete contribuito a rendere possibile e concreta questa favola, che abbiate o meno partecipato alla nostra bella festa di nozze.
Ci auguriamo di cuore che siate stati coinvolti almeno un pochino nel nostro viaggio tramite questo blog e ci scusiamo se non siamo riusciti a tenerlo aggiornato con costanza e con la giusta frequenza. I ritardi in parte sono da imputare alla difficoltà di trovare una connessione internet, in parte alla stanchezza che ci attanagliava la sera e ci rendeva impossibile lavorare al pc per il tempo necessario per l'upload.
Grazie ancora a tutti e sappiate che non è finita qui, non vorrete scappare così presto, sappiate che già da oggi accettiamo prenotazioni per la visione di foto e video con commento del regista in viva voce!
GRAZIE
EMILIO & SARA
venerdì 23 luglio 2010
20.07 - Back to Los Angeles
Il tragitto è breve, meno di due ore di strada...
Arriviamo a L.A. all'ora di pranzo, prendiamo la stanza e ripartiamo per vedere un po' la città. Vediamo le zone più prossime all'hotel e che c'erano piaciute di più. Ovviamente, partendo da sunset boulevard, la "capatina" a Rodeo Drive ci scappa, riusciamo anche a vedere e fotografare la scritta Hollywood che in 4 giorni non c'era riuscito a causa della nebbia bassa e fitta.
La sera, per chiudere così com'era cominciato, ce ne andiamo a Santa Monica a papparci una bella aragosta!
Domani si rientra... che palle!
17.07 - 20.07 San Diego
La città è molto piccola, la giriamo a piedi in poche ore, molto carino il Seaport village e la Marina, con le navi del museo, la portaerei ed un paio di sottomarini.
Little Italy è imbarazzante, la old town, la parte "messicana" è molto caratteristica.
La cosa strana è che finiti i bagordi post partita, s'è svuotata e non c'era più nessuno, tendeva a rivitalizzarsi solo la sera nelle vie dei locali.
Ah, dimenticavamo di sottolineare che il meteo, ovviamente, è statop caratterizzato da temperature miti se non fredde ed una perenne nebbiolina che nascondeva il sole! Meno male che siamo al confine col Messico!
PER LE FOTO, CICCA QUI.
17.07 - Da Las Vegas a San Diego
La strada anche qui non è che meriti particolari menzioni, attraversiamo il deserto ed in quasi 5 ore siamo a San Diego.
L'hotel è bello, ci danno un 19esimo piano con vista, è affianco allo stadio di baseball e stasera giocano i Padres di San Diego. C'è un casino inimmaginabile ed ecco il perchè!
Ci sistemiamo ed usciamo, la città è stracolma di gente, temo solo per la partita.
Un giro veloce e finiamo per optare per un ristorante messicano, mangiamo al bancone, tutto molto buono e divertente, d'altronde il messico è ad un tiro di schioppo!
16.07 - Da Grand Canyon a Las Vegas
La strada è alquanto noiosa e soprattutto caldissima!
Arriviamo stanchi al Venetian scarichiamo, sciacquatina e si parte, la notte a Vegas è lunga!
Il Venetian è incredibile, tra le ricostruzione è la meglio riuscita. Pur rimanendo di un kitsch pazzesco, in certi punti sembra davvero di passeggiare per le calli... non me ne voglia Toni per questa bestemmia!
L'esterno, se non fosse per l'errato posizionamento dei vari edifici sembra un incrocio fra la vera Venezia ed un Minimundus, di quelli che si trovano in entro Europa...
A questo punto, entriamo e facciamo la via dello shopping e dei ristoranti, lungo il Grand Canal (mi ricorda qualcosa...) coi ponti che saltellano di qua e di la e le gondole con tanto di gondolieri a strisce che per solo 16 dollari cadauno ti fanno fare il giro.
Ovviamente ci siamo rifiutati, sopratutto dopo aver scoperto il trucco! Ebbene si, notavo che questi gondolieri remavano poco e andavano a velocità "discreta"... o meglio, alla spinta non corrispondeva la velocità... ecco il trucco, sott'acqua noto una piccola elica che ruota... molto silenziosa... propulsione elettrica o nucleare come in Caccia ad Ottobre Rosso? Elettrica senza dubbio!
Possiamo a questo punto salire su una finta gondola elettrica con un finto gondoliere che canta 'o sole mio? Non vomito nel canale perchè riesco a distogliere lo sguardo in tempo!
Usciamo per "respirare" ai secchi 38 gradi e passiamo in rassegna il Mirage ed il Treasure Island. Siamo in orario per vedere lo spettacolo dei Pirati. Un vero e proprio mini musical con tanto di effetti incredibili, dai fuochi agli schizzi d'acqua, dagli alberi delle navi che si spezzano al galeone dei pirati che affonda! So popo forti 'sti ammmericani!
Torniamo a Venezia, questa volta per cominciare la notte di gioco, spuntino veloce e via ai tavoli... il bilancio non lo saprete mai! Privacy please!
PER LE FOTO DELLA GIORNATA, CICCA QUI.
15.07 - Grand Canyon
Rapido risveglio nel lodge, corriamo a far colazione... la zona food del lodge fa schifo, va bene, domani rimedieremo, per oggi va così...
Ci incamminiamo sul bordo del canyon lungo il sentiero e facciamo circa metà del percorso a piedi (8km totali) dopo capitoliamo e prendiamo il bus che porta al punto di ristoro. Coca, tramezzino e bus per rientrare.
Presa l'auto, ci dirigiamo a nord per vedere altri scorci di canyon.
Ci mettiamo poco a capire che la camminata di stamattina non è valsa la pena... questa parte è più bella e sopratutto più comoda!
Arriviamo alla fine del parco facendo tutte le soste e nel rientrare incontriamo anche le renne, belle ed enormi, con le corna ricoperte di una specie di vellutino... scatta la foto di rito!
Riprendiamo la strada ma inizia a tramontare il sole e... non vorremmo mica farci sfuggire qualche scatto?
Il tramonto, seppur velato da qualche nube, svela il Grand Canyon in tutta la sua grandezza e nei sui colori sui toni del rosso. E' molto bello e suggestivo.
A questo punto, rientrare per cena in quel pessimo locale non ci fa impazzire, finiamo così nel ristorante del Lodge più costoso ed effettivamente non tradisce le aspettative, ne di qualità, ne di servizio, ne di conto finale!
Ora a nanna che domani si torna a Vegas!
PER LE FOTO DELLA GIORNATA, CICCA QUI.
Ci incamminiamo sul bordo del canyon lungo il sentiero e facciamo circa metà del percorso a piedi (8km totali) dopo capitoliamo e prendiamo il bus che porta al punto di ristoro. Coca, tramezzino e bus per rientrare.
Presa l'auto, ci dirigiamo a nord per vedere altri scorci di canyon.
Ci mettiamo poco a capire che la camminata di stamattina non è valsa la pena... questa parte è più bella e sopratutto più comoda!
Arriviamo alla fine del parco facendo tutte le soste e nel rientrare incontriamo anche le renne, belle ed enormi, con le corna ricoperte di una specie di vellutino... scatta la foto di rito!
Riprendiamo la strada ma inizia a tramontare il sole e... non vorremmo mica farci sfuggire qualche scatto?
Il tramonto, seppur velato da qualche nube, svela il Grand Canyon in tutta la sua grandezza e nei sui colori sui toni del rosso. E' molto bello e suggestivo.
A questo punto, rientrare per cena in quel pessimo locale non ci fa impazzire, finiamo così nel ristorante del Lodge più costoso ed effettivamente non tradisce le aspettative, ne di qualità, ne di servizio, ne di conto finale!
Ora a nanna che domani si torna a Vegas!
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14.07 - Da Monument Valley a Grand Canyon
Lasciamo Kayenta di buon ora per intraprendere quella che sarà la tappa più lunga e con più posti da vedere.
Fa caldo ma sopportabile ed i circa un ora siamo in posto che la guida suggeriva di vedere. Si tratta di un vecchio trading post, con annessa casa del commerciante ricca di oggetti provenienti da luoghi lontani. Bello, forse un po' noioso, ma interessante.
Ripartiamo e stavolta si tira dritti verso sud, destinazione Paint Desert e Foresta Pietrificata.
Arriviamo, sosta tattica ed io ne approfitto per un doppio cheeseburger con dentro di tutto, mentre sara si guarda i pezzetti di legno pietrificato dello shop.
Entriamo pagando come al solito il "pedaggio" al ranger e cominciamo con le soste nel parco. Purtroppo il sole è velato e probabilmente smorza i colori della terra che rimangono comunque sorprendenti per le sfumature e le tonalità.
Superato il "painted desert", sempre nello stesso parco si arriva alla Foresta pietrificata. I tronchi sono di dimensioni varie, piccoli e grandi, ancora piantati a terra o caduti e spezzati in blocchi. Ciascuno con con i lucenti colori della pietra dal nero al rosso, dal grigio al celeste, secondo i minerali che lo hanno impregnato.
Finito il giro del parco, la sosta allo shop per acquistare la sezione di un tronco d'albero pietrificato viene effettuata secondo il rito di ogni buon viaggiatore.
Ci spingiamo verso Holbrook, cittadina tagliata dalla mitica Route 66, purtroppo, sono passate le 17 o 5 pm che dir si voglia ed i negozietti che vendono la qualunque a tema Route 66 sono chiusi... forse meglio così, portarsi in aereo un cartello stradale sarebbe stato complicato!
Proseguiamo verso la prossima meta, il cratere della meteora, un "buco" profondo oltre 200m e largo 1,2km formato dall'impatto di un meteorite 50.000 anni fa.
L'effetto che fa dal ciglio del cratere è impressionante e per dare un'idea delle dimensioni, sul fondo c'è il cartonato di un astronauta di un metro e novanta e bandierone americano 6x3... se non ci fosse stato scritto, non li avremmo mai visti! Nemmeno il 135mm della Nikon li rende decentemente visibili... è veramente enorme!
La passeggiata sul ciglio del cratere si conclude con un museo ed un'esposizione che spiegano come, quando e perchè dell'evento che ha originato il "buco".
Riprendiamo la strada e tra foreste, deserti e buchi, anche quello nello stomaco s'è allargato... raggiungiamo (a fatica, tra stanchezza e fame) Winslow un'altra cittadina sulla Route 66 dove ci sono diversi locali mangerecci. Quello che indicava la guida è già chiuso, ma sono appena le 21!
Girelliamo un po' per quei negozietti monotematici che ad Holbrook erano chiusi (senza acquistare cartelli stradali) e troviamo un locale dove si mangia e c'è un cantante folk (molto folk!) che suona passando dai Beatles a Springsteen a cantanti noti solo ai bifolchi locali!
Mangiamo l'ennesimo burger, senza birra perchè devo guidare... e non c'è nulla di peggio che addentare un perfetto paninazzo, con sottofondo folk, sulla Route 66 senza bere nemmeno una birra... e vedere sul tavolo dei vicini una schiumosa e freddissima caraffa da 3 litri di Budweiser!
Dato che "s'è fatta 'na certa", va bene che la strada per il Grand Canyon è ora tutta dritta, e quando dico dritta non intendo senza deviazioni, ma senza manco 'na curva, decidiamo quindi di incamminarci e raggiungeremo l'hotel alle 23 passate.
PER LE FOTO DELLA GIORNATA, CICCA QUI.
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