martedì 13 luglio 2010

10.07 - Da Death Valley a Las Vegas

Ci alziamo di buon ora ed alle 8 siamo già on the road. Sfruttando le ore "fresche" ovvero sotto i 110°F andiamo a Bad Water, il punto più basso del continente americano, circa -85 m. sotto il livello del mare!
Il caldo, ovviamente è pazzesco, il sole cocente aggravato dalla distesa di sale bianco su cui camminiamo per vedere il terreno spaccato!



Breve passeggiata (mezzora!) sul sale, seguita da lunghissima bevuta di acqua appena messo piede in auto!

Ripartiamo, mancano Zabriskie Point, noto per l'omonimo film di Antonioni degli anni '60 e Dante's Peak, il cucuzzolo da cui si può ammirare la vallata nel suo intero.

Tornando da Bad Water, giriamo su una strada a ferro di cavallo detta Artist Drive, dove la terra assume dei colori incredibili per via dei vari minerali e sembra la paletta di un pittore! Pazzesco, sia il colore che il calore!



Riprendiamo la via e Zabriskie Point passa molto in fretta, bello, ma il caldo aumenta.



Saliamo a Dante's Peak, in quota, la temperatura scende sotto i 100°F, sembra quasi che faccia fresco! Situazione irreale!

La vallata da qui è sensazionale, facciamo foto e video e riscendiamo, prossima tappa Las Vegas.



L'autostrada corre nel deserto, siamo passati in Nevada, finalmente, i limiti salgono a 70 mph... più strada in meno tempo...

E' fantastico come ad un tratto, dopo aver attraversato deserti e montagne, paesi in cui si deve rieleggere lo sceriffo, autostrade nel nulla, ad un tratto, dietro ad una curva: i grattacieli!

E' Las Vegas...



Arriviamo al Bellagio, parcheggiamo, scarichiamo. Check In e saliamo in camera, al 21° piano con vista non sulla Strip, purtroppo, ma sulle piscine dell'Hotel che sono bellissime.
La camera neanche a dirlo è da mille ed una notte, con un bagno immenso, e tutta vetrata.

Scendiamo in breve tempo e cominciamo a vedere il Casinò. Ci affacciamo al balcone centrale e proprio in quel momento partono le fontane. Lo spettacolo è bellissimo, fanno dei getti altissimi e si muovono a ritmo di musica.

Lasciamo il Bellagio, dove risediamo, per visitare il vicino Caesar Palace, un tuffo nella Roma imperiale, riveduta e corretta nella migliore tradizione del kitch americano.
Errori madornali nelle ricostruzioni, statue totalmente inventate, ma nell'insieme coerenti. Arriviamo a Fontana di Trevi ed il disgusto monta, ma basta una pepsi per buttarlo giù.

Lasciamo il Caesar Palace, ripassando per il Bellagio, ci avviamo con il treno interno agli hotel verso il Montecarlo, nulla di strabiliante, passiamo attraverso, il nostro obiettivo è New York, New York.

Entriamo sul ponte di Brooklin (dimensione 1:5) poi passiamo sotto la Statua della Libertà, tutto all'ombra di una fitta rappresentanza di palazzi: ci sono L'Empire ed il Chrysler immediatamente riconoscibili ed un rollercoaster che fa le sue evoluzioni in mezzo.

Dentro, superato il casinò, si arriva in pieno Greenwich Village, una ricostruzione stranamente ben fatta, sembra veramente di essere li! Mancano solo i macchinoni che scaricano ragazzi nei locali...

Purtroppo Sara s'è beccata un raffreddore nella Death valley che ci obbliga ad andare a dormire...

PER LE FOTO DELLA GIORNATA, CICCA QUI.

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