sabato 17 luglio 2010

13.07 - Da Bryce Canyon a Monument Valley



Beh, lasciare il Bryce è dura, ma alla fine è piccino, l'abbiamo visto e stra-fotografato e quello che ci aspetta è veramente da applauso!

Partiamo non proprio di buon ora ma lungo il tragitto non abbiamo molte soste da fare, perlomeno sulla carta...

A circa metà strada raggiungiamo il Lake Powell, un bellissimo lago artificiale formato dalle acque del fiume Colorado e che accosta dei meravigliosi colori rossi della terra ad un azzurro intenso dell'acqua.

La meta è tra le più ambite dagli americani per trascorrere le vacanze sulle House Boat, delle barche che in realtà sono delle case galleggianti, brutte e squadrate, con le quali navigano tra le coste scoscese del canyon allagato.



La stravaganza è che su strada, in un paesaggio tra il montuoso ed il desertico, incontri enormi pick up dalle cilindrate inimmaginabili, che al garrese misurano oltre i due metri che trainano scafi di ogni genere... e finché non vedi il lago, non capisci che diavolo ci facciano tra le rocce quelle barche!

Breve sosta al Powell anche perchè la tempesta di vento e pioggia che abbiamo attraversato qualche miglio fa, sta arrivando inesorabilmente...

Riprendiamo la strada diretti, senza soste fino a Kayenta. Qui alloggiamo all'Holiday Inn, prendiamo la stanza e via verso il meraviglioso teatro della Monument Valley.

Entriamo nel parco già il panorama è di quelli che tolgono il fiato, il set dei migliori film western e non è sotto i nostri occhi... da ombre rosse a mission impossible... e ci tuffiamo nella strada sterrata che fa tutto il giro dei "monumenti".

La strada è discretamente impervia nel primo tratto ma temerari turisti mettono alla prova le loro berline a nolo... noi con la Caddy andiamo lisci, se non fosse per il polverone che alzano le auto che passano, soprattutto i fuoristrada dei Navajo locali che conoscono la strada e vanno a manetta... senza il classico grido di guerra indiano... ma quelli erano gli apache...

Torniamo al nostro giro che dura due ore di terra rossa e panorami incredibili, immersi in un silenzio irreale, con lo sguardo che se lascia i monumenti può spaziare praticamente all'infinito!

Certo, con tutta questa terra rossa, una bella birra... ma nada... nelle riserve indiane NON SI VENDONO BEVANDE ALCOLICHE!

Riemergiamo dallo sterrato verso le 19.30, il tramonto si avvicina e mentre Sara si guarda lo shop dei souvenir, mi precipito a prenotare un tavolo con vista sullo spettacolo per il tramonto. La cena sarà ottima, tutti piatti tipici Navajo e lo scenario, beh, difficile da raccontare, c'abbiamo provato con qualche foto che non riesce sicuramente a trasmetterne per intero la magia.



Rientramo che fa quasi buio e quei mastodontici monumenti di pietra rossa, che prima erano rossi, ora sono delle macchie scure nella penombra.

Domani si parte per il Grand Canyon...

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