Ok, siamo a San Francisco... ed ora che si fa?
Beh, per prima cosa, molto a malincuore, riconsegnamo la nostra prestigiosissima Mustang Convertible... è difficile separarsi da un gioiellino come questo... vabbe, la lasciamo alla vicina Hertz nelle mani di un portoricano che parla un inglese tutto suo, sbrigo le pratiche di riconsegna ed usciamo.
Toh, guarda, siamo nel pieno dell'area shopping di Frisco... non è il caso di cominciare a spendere e spandere... non ragioniam di lor ma guardiamo e passiamo... Dante mi perdonerà la licenza.
Una breve digressione la merita l'hotel, siamo in una magnifica stanza della torre 1 dell'Hilton in 'O Farrel Street al 42esimo piano con vista sul Golden Gate, sulla parte ovest della città e Twin Peaks... e le tende si aprono col telecomando! Sembra di aprire il sipario sulla città... piccole cose che rendono felice un viaggiatore...
Ma torniamo alla città, evitato lo shopping, ci imbattiamo subito nello scampanellio della prima Cable Car che si inerpica sulla salita davanti a noi. E' il 4 luglio, festa nazionale, il famoso Indipendence Day, tutti i negozi apriranno più tardi e soprattutto... SCONTI PER L'EVENTO!!!
Ancora shopping... dobbiamo resistere... dobbiamo... deve resistere... cerco di distrarre Sara portando la sua attenzione a cartine, guide e quant'altro a disposizione. Qui ci dobbiamo tornare più tardi, grida. Qui fanno il 50%, sbraita... va bene, me la cavo perchè sono ancora chiusi!
Visto che siamo ancora freschi di NY, per non c'è America senza grattaceli, ci dirigiamo quindi al Financial District, la zona degli uffici, l'unica con i grattaceli, che fatta eccezione per il Tranzamerican Pyramid building non sono paragonabili a quelli della Grande Mela. Ma per un italiano sono comunque altissimi e bellissimi!
Le cable car non sono l'unica caratteristica, su Market Avenue, la stradona che taglia la città dividendola tra North e South è percorsa da tram che sono stati donati da varie città del mondo, ce n'è uno di NY e persino uno arancione di Milano, con tanto di stemma del comune e scritta "Entrata".
Buffa città, buffi gli americani. Eh si, gli americani che non fanno altro che mangiare qualsiasi cosa a qualsiasi ora e bere, bere, bere roba gassata e gelata! Evviva il colon irritabile!
Altra caratteristica di Frisco che salta subito agli occhi, è la quantità esagerata di homeless che ci sono... si, gli homeless, i barboni, i pancabestia, chiamateli come volete. Sono principalmente bianchi e neri, estremamente sporchi e non avete l'idea dell'odore che emanano. Non è per fare i fighetti, ma S. Francisco è una città ventosa e vi posso assicurare che se siete sotto vento ad uno di loro, te ne accorgi a decine di metri di distanza! Disgustoso, poveretti, non è colpa loro, la cosa inqueietante è la quantità, sono tantissimi e sono ovunque a qualsiasi ora.
Ma torniamo alle note piacevoli e profumate della città. Finalmente riusciamo a capire come fare a prendere un Cable Car senza fare ore ed ore di fila.
Ai capolinea, infatti, si raggruppano centinaia di persone in fila, famiglie con bambini, ciccioni (e ce ne sono tanti, credeteci!), coppie in luna di miele... ore ad attendere di salire sul trenino...
Beh, vi do una dritta, salite qualche fermata più avanti a piedi e monterete sulla carrozza praticamente senza problemi. Ovviamente, come da copione, in piedi attaccato fuori. Da qui il detto "attaccati al tram"...
La corsa costa uno sproposito, 5$ a persona a tratta... ma si può fare il Muni Passport per 3 giorni a 20$ con cui prendere anche metropolitana e bus.
Il primo giro è divertente e ci porta ai moli, alla zona dei locali e dei ristoranti. Qui vediamo la famosa Ghirardelli's Square, un complesso di palazzi attorno ad una piazza dove c'era la fabbrica di cioccolato ed ora c'è il negozio ed il bar... tutto a base di cioccolato.
Decidiamo di rimanere in zona in attesa dei fuochi verso le 21.00 o 9.00 PM che dir si voglia.
Mangiamo un ottimo burger (gigantesco) con patatine e birra (tanto la macchina l'ho riconsegnata!)... il tempo di un paio di sigarette ed ecco che al calare del sole, lo speaker annuncia alla cittadinanza l'imminente inizio dei fuochi d'artificio per il 4 luglio.
I fuochi non saranno una cosa eccezionale, ne abbiamo visti di meglio, ma li ha resi particolari la musica di sottofondo, dall'inno americano, alle varie marcette note e tipicamente americane. Inoltre, visto che come al solito era calata la nebbia sulla baia, i fuochi più alti esplodevano in mezzo alla nebbia illuminando di luce colorata e diffusa porzioni enormi di cielo. Bello!
Infreddoliti, torniamo all'hotel a piedi in mezzo a centinaia di persone che andavano anche loro a piedi. Il traffico era letteralmente impazzito e l'odore di frizione bruciata dalle auto sulle salite aveva inondato l'aria.
Ed anche il 4 luglio è andato!
PER LE FOTO DELLA GIORNATA, CICCA QUI.
venerdì 9 luglio 2010
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